La crescentina bolognese- storia, tradizione e la nostra crescentina 2.0

Oggi parliamo della crescentina bolognese…che cos’è, quali sono le sue origini e perché il suo nome è protagonista di animate discussioni.
In questo articolo ti raccontiamo:
- Storia e origini
- Approfondimenti sul nome
- Che cos’è e con cosa abbinarla
- La crescentina 2.0 di Indegno
🏰 Storia e origini della crescentina bolognese
La crescentina nasce nelle cucine popolari del nord Italia, ai tempi in cui i Longobardi regnavano sul territorio. In quel periodo gli allevamenti di maiali erano abbondanti e l’utilizzo del grasso animale si diffonde e diventa presto un elemento distintivo della tradizione culinaria, soprattutto nelle comunità rurali.
Dalla pratica di trasformazione del grasso di maiale viene prodotto lo 
strutto- la pasta bianca e compatta che si ottiene sciogliendo il grasso a fuoco lento. Lo strutto, in quanto ingrediente economico e molto versatile, viene usato per la preparazione di vari tipi di impasto e come grasso per friggere.
La crescentina nasce proprio come pane povero, semplice da realizzare, ma molto sostanzioso, anche grazie alla presenza del grasso. Un prodotto ottimo per accompagnare e valorizzare i salumi e i formaggi del territorio.
Naturalmente nel corso del tempo la ricetta si è modificata e ha assunto caratteristiche e nomi diversi anche in base alla zona di produzione. La base però è rimasta sempre la stessa: un impasto semplice, a base di farina, acqua, lievito e strutto.
🧐 Qualche precisazione sul nome- crescentina, tigella, gnocco fritto... c'è un nome "giusto"? (Spoiler: no, dipende)
Conosciuta con diverse denominazioni a seconda della provincia, questo prodotto dell’Emilia Romagna genera tante accese discussioni sul suo nome. Commenti indignati come “ma questa non è la vera crescentina!” oppure “non sanno neanche di cosa stanno parlando” o ancora “ma non si prepara così” li sentiamo fin troppo spesso.
La verità è che, così come succede anche con altri prodotti tipici italiani, quella che noi a Bologna chiamiamo crescentina è conosciuta con nomi diversi a Modena, a Ferrara a Reggio Emilia e così via. Se ordini una crescentina nella zona dell’Appennino Modenese ti sarà servito un disco di pane cotto tra due piastre, da noi noto come 
tigella. A Bologna invece ti porteranno una porzione di pasta di pane fritta.
🧐 Ma perché si chiama crescentina?
Il nome deriva presumibilmente dal verbo crescere, proprio perché l’impasto lievita (nel caso di quella modenese- tigella come la conosciamo noi) o si gonfia in frittura assumendo la forma caratteristica (nel caso di quella bolognese, del pinzino o dello gnocco fritto).
Sappiamo che questo argomento sulle varie denominazioni regionali genera molto interesse, dunque, se vuoi approfondire il discorso ti lasciamo qui il link a un interessante articolo sul sito dell’Accademia della Crusca.
🍽️ Com'è fatta la crescentina bolognese?
Dopo aver preparato l’impasto, quest’ultimo viene tirato e tagliato a losanghe per poi essere lasciato riposare per assicurarsi che il prodotto finale sia morbido. Successivamente l’impasto è fritto, tipicamente nello strutto. Durante la frittura si gonfia e diventa bello dorato, croccante fuori e morbido dentro.
Ma poi come si mangia?
Le crescentine possono essere accompagnate dai prodotti tipici del territorio.
Alcuni ottimi abbinamenti sono:
- i salumi, come la mortadella;
- i formaggi morbidi come squacquerone e stracchino, perfetti da spalmare;
- il prosciutto crudo o cotto;
- le verdure fresche o sott’olio;
- il pesto;
- il lardo.
💛 E la crescentina 2.0 di Indegno?
Abbiamo deciso di chiamarla 2.0 perché il nostro obiettivo è quello di portare un prodotto tipico, nel rispetto della tradizione gastronomica bolognese, ma con un pizzico di innovazione.
Per questo abbiamo deciso di sostituire lo strutto e friggere in 
olio di semi di girasole alto oleico, che ha un punto di fumo alto, non altera il gusto e permette una cottura uniforme dell’impasto, garantendo anche un prodotto finale più 
leggero e 
digeribile.
Inoltre, grazie alla sostituzione del grasso animale con l’olio, possiamo offrire anche varie opzioni di 
crescentine vegetariane e vegane, con verdure, formaggi, sostituti vegetali della carne o creme spalmabili dolci.
Le nostre crescentine sono un po’ più grandi rispetto a quelle che troveresti in una trattoria e sono ripiegate su se stesse, con una forma a triangolo, che viene aperta dopo la frittura per essere farcita con vari ingredienti, soprattutto locali e di stagione. 
Il tutto viene messo in un pratico “conetto” di cartone da portare via. Questa formula 100% street food consente di passeggiare per le strade della bellissima città di Bologna, accompagnati dai sapori tipici della tradizione.
E se sei molto tradizionalista, vogliamo rassicurarti che il 2.0 non toglie nulla alla bontà della crescentina: provare per credere 😉 Vieni ad assaggiarla!
📍Ti aspettiamo da Indegno tutti i giorni a pranzo e cena, in Via del Pratello 84/A, Via Mascarella 5 e Via San Vitale 62.


 
  
 



